Del Gargano ne abbiamo già scritto qui raccontando, in sintesi, di quanto sia un territorio variegato e complesso dal punto di vista morfologico, con valli, altopiani, montagne raggiungibili spesso solo attraverso i sentieri, molti dei quali antiche strade di collegamento tra i centri abitati e le zone rurali storiche.
In questo articolo vi segnaliamo alcuni dei sentieri più interessanti da camminare se venite e in vacanza sul Gargano. Vi ricordiamo che è possibile esplorare il territorio e fare tutte le escursioni di seguito anche attraverso le nostre escursioni guidate (anche su richiesta), cosa consigliata soprattutto ai meno esperti vista la frequente assenza di segnaletica (ahinoi!); centinaia di chilometri di sentieri, infatti, richiederebbero anche una costante manutenzione da parte degli enti pubblici, cosa che, purtroppo, non avviene quasi mai.
La stagione ideale per camminare è la primavera (aprile-maggio), quando sul Gargano fioriscono anche le orchidee ma tranquilli, in ogni periodo potrete trovare, sul Gargano, un valido perché al cammino in natura.
In estate consigliamo solo i sentieri nelle aree boscate, altrove si possono raggiungere temperature anche prossime ai 40° e l’escursione diventa quasi proibitiva, specie dove sono presenti dislivelli.
Vi ricordiamo, inoltre, che si tratta di sentieri “trekking” e che come tali vanno affrontati: no ciabatte, no scarpe da passeggio, no neofiti. Tutte le descrizioni “facile”, “difficile” etc, sono rivolte a escursionisti: ciò vuol dire che se passeggi solo la domenica nella via della tua città, potresti trovare molto difficile un sentiero da noi descritto come “facile”.
Altra cosa importantissima: scordatevi punti d’acqua, non ci sono sorgenti a cui fare affidamento, portatevi sempre l’acqua.
Precisiamo che questa non vuole essere una lista esaustiva dei sentieri, dunque nessun garganico si senta offeso dell’eventuale mancanza del suo territorio, ci siamo limitati a segnalare quelli turisticamente più degni di nota secondo la nostra esperienza.
Li troverete quasi tutti sulle mappe topografiche digitali basate su Openstreetmap e, quindi, sulle numerosissime app che le utilizzano come base cartografica.
Ma torniamo a noi e descriviamo finalmente alcuni dei sentieri degni di nota del Gargano, nel nord della Puglia, suddividendoli per contesti territoriali:
Aree interne:
Sentieri di Monte Calvo:
è la cima del Gargano che, con i suoi 1065 metri, domina su tutto il promontorio permettendo di avere una vista a 360° che spazia, in condizioni ideali, dalla Majella e Gran Sasso (anche il Monte Vettore a volte), alle Isole Tremiti, fino a Pelagosa e alla costa croata, ed ancora al Golfo di Manfredonia, la murgia barese ed infine i monti dell’Appennino meridionale fino alle prime propaggini del Cilento e del Pollino.
I sentieri per raggiungere la cima sono ben 4, e si diramano dalle varie direzioni, con vari dislivelli e lunghezze. Il più corto, quello dalla Piana di Monte Calvo, è consigliato ai meno esperti, mentre quelli del Ponte dell’Amarena e di Coppa d’Incero sono i più difficili. Uno, quello del Tratturo del Carmine, parte direttamente dalla periferia di San Giovanni Rotondo, accanto al cimitero. Combinando i vari sentieri è possibile fare anelli molto interessanti.
Il paesaggio ricorda, per certi versi, le zone di Campo Imperatore ma in miniatura; tutto il monte è senza vegetazione, caratterizzato da forme carsiche notevoli, dai campi solcati alle doline più alte della Puglia; qua e là resistono gli ultimi residui della vita pastorale d’un tempo: muretti a secco, pagliai, jazzi, cisterne e neviere testimoniano la vita che si faceva qui fino al secolo scorso.
In cima c’è quasi sempre vento e l’escursione termica rispetto al punto di partenza può essere notevole, sicuramente sembra di stare ben oltre i soli 1000 metri di quota, potenza del Gargano!
Siate ben attrezzati e non sottovalutate il meteo se sono previsti peggioramenti delle condizioni.
Sentiero dell’Abbazia di Monte Sacro: uno di quelli da fare per forza, si sviluppa inizialmente in una zona rurale abbandonata, per poi iniziare la salita nella lecceta. Il sentiero, di per sé, è piuttosto facile e breve, ma ciò che cela nel suo punto più alto è impressionante: un’abbazia medievale enorme immersa nel bosco, con le strutture ancora ben visibili e leggibili nella loro funzione (la chiesa, il refettorio, la cucina etc).
Una volta giunti all’abbazia è possibile chiudere il percorso ad anello proseguendo nella direzione opposta a quella di arrivo, costeggiando l’abbazia, ma il sentiero non è sempre ben visibile.
Piccolo “dettaglio”: tra fine aprile ed inizio maggio tutto il percorso è ricco di orchidee spontanee
Valle dell’Inferno: DA NON PERCORRERE TRA GENNAIO E GIUGNO PER NON DISTURBARE LE NIDIFICAZIONI DEI RAPACI. Sebbene sia a pochi km da Monte Calvo, qui vi sembrerà quasi di essere in un’altra regione. Il sentiero è facile e permette di “calarsi” in uno dei profondi valloni meridionali del Gargano, resi suggestivi dalle pareti rocciose che si stagliano ripide sui versanti e dai grottoni che li punteggiano, spesso di interesse archeologico (eneolitico ed età del bronzo).
Nella valle sono presenti diverse specie floristiche rare.
Eremi di Pulsano: DA NON PERCORRERE TRA GENNAIO E GIUGNO PER NON DISTURBARE LE NIDIFICAZIONI DEI RAPACI.
Così come quello di Valle dell’Inferno, si tratta di un vallone meridionale ma qui c’è di più: 24 eremi scavati nella roccia e dominati dall’abbazia di Santa Maria di Pulsano.
Questa valle è una chiesa a cielo aperto, dove sacralità, silenzio e natura si fondono in una cosa sola.
L’ideale è venirci in pochi, per goderne il silenzio “sacro” che per secoli ha avvolto gli eremiti che qui vivevano tra strapiombi e stretti sentieri scavati nella roccia.
Il percorso è molto tecnico, richiede buone scarpe e buone gambe, e solo una parte è segnalata (quella che raggiunge l’eremo di San Giovanni nel fondo del vallone); tutti i restanti eremi sono raggiungibili solo con delle guide esperte del luogo. Non uscite dalla traccia, non vi avventurate tra le pareti perchè pensate di riuscire ad arrivare in un punto apparentemente vicino e facile da raggiungere, rischiereste di restare bloccati o, peggio, farvi male, come più volte è accaduto richiedendo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.
Sentiero delle Anguille: sentiero da poco ripristinato che parte da Cagnano Varano e connette Gargano settentrionale e meridionale attraverso sentieri un tempo usati per il commercio del pesce tra il Lago di Varano e le zone interne.
Nei suoi 20km attraversa tutte le fasce pedoclimatiche del Gargano, fino a giungere a San Giovanni Rotondo. La segnaletica, installata nel 2024, è ottima e permette di seguire tutto il percorso senza perdersi mai (cosa non scontata sul Gargano se non si dispone di app cartografiche).
Lungo l’itinerario si trovano alcune strutture extra-ricettive e ristoranti.
Boschi Foresta Umbra, Bosco Quarto e Bosco Fajarama:
E’ estate e di camminare sotto al Sole non se ne parla, oppure semplicemente volete scoprire i boschi del Gargano, le sue faggete vetuste, il foliage d’autunno? Ne avete da camminare perchè Foresta Umbra, Bosco Quarto e Bosco Fajarama, offrono centinaia di km di sentieri, quasi sempre facili, con dislivelli minimi e suoli comfortevoli. L’unica attenzione da fare è quella di restare sul sentiero, trattandosi di boschi e/o foreste di estensioni importanti (oltre 10000 ettari la Foresta Umbra, oltre 5000 Bosco Quarto).
Sulle varie app trovate i sentieri più noti (spesso ad anello) che sono quelli che vi consigliamo di percorrere; non vale la pena azzardare essendo paesaggi piuttosto omogenei.
E ricordate, non potete andare via dal Gargano se non vi siete almeno affacciati in Foresta Umbra!
Costa:
Ed ora passiamo alla costa, perché si, anche lì si può camminare.
Il Sentiero dei Trabucchi è un percorso di ben 28km non segnalato (salvo nel tratto prossimo a Vieste) che parte da Peschici e arriva fino a Vieste, attraversando baie, spiagge e tratti su scogli.
La sua caratteristica, come dice il nome, è la presenza dei “trabucchi” e delle torri costiere su tutte le penisole rivolte nel mare.
Essendo non segnalato e visto che in molti casi le prosecuzioni non sono visibili o non sono quelle che si immagina, consigliamo di percorrerlo solo con delle guide. L’itinerario attraversa le zone turistiche sul mare ma anche quelle intatte della costa del Gargano, con alcune più belle spiagge citate qui. Assolutamente sconsigliato in estate (salvo istinti suicidi) visto che è tutto sotto il Sole.
Il Sentiero di Vignanotica è un breve ma bellissimo percorso panoramico che sovrasta la costa a falesia del Gargano fino a giungere su una delle spiagge più belle, quella di Vignanotica (di cui vi abbiamo parlato anche nel post sulle spiagge più belle del Gargano).
Lungo il percorso sarete avvolti dalla macchia mediterranea e vedrete i famosi faraglioni di Baia delle Zagare da un punto a dir poco strategico…insomma anche se molto breve è da fare assolutamente!
Il Sentiero del Lago di Varano è un percorso ad anello sulla costa sud del Lago di Varano, un paesaggio lagunare inusuale e che arricchisce l’offerta, per così dire, di diversità del Gargano.
Tra i punti salienti del sentiero, la Grotta di San Michele di Cagnano Varano, meno nota di quella famosa di Monte Sant’Angelo ma assolutamente da visitare.
Al momento della stesura, settembre 2024, il sentiero è poco praticabile a causa della mancata manutenzione e della vegetazione; lo consigliamo, quindi, solo ad escursionisti avventurosi.
Attraversamenti:
Una sezione a parte meritano gli itinerari di più giorni organizzati da noi.
Sono esperienze di cammino intense che permettono di entrare nelle viscere del Gargano, conoscerne storie, personaggi, sorprendendosi continuamente per la diversità di paesaggi attraversati.
Questi itinerari sono frutto di studio, conoscenza e sopralluoghi delle guide di Gargano Natour e vengono organizzati su richiesta specifica di gruppi oppure con cadenza stagionale direttamente da noi:
– Gargano Coast to Coast
– Traversata del Gargano Orientale da Mattinata a Vieste
– Gargano Sacro (in collaborazione con FestambienteSud)
Infine, vi ricordiamo che il Gargano è attraversato, trasversalmente, anche dalla Via Francigena Micaelica, un cammino spirituale che vede la grotta di San Michele di Monte Sant’Angelo come meta e che può proseguire, volendo, fino a Santa Maria di Leuca.
Al link seguente troverete alcune informazioni in merito: